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Mabrouka

Mabrouka

Il progetto parte dall’iniziativa delle donne che frequentano la sala di preghiera islamica di via Saluzzo ed è rivolto alle a tutte le donne che intendono avvicinarsi a percorsi comuni di conoscenza e reciprocità.

Molte delle donne che frequentano la sala di preghiera non sono facilmente raggiungibili da proposte che non siano mediate da altre donne appartenenti alle comunità di riferimento. Si tratta spesso di persone di nuova immigrazione giunte in Italia per ricongiungimento famigliare e dunque ancora piuttosto isolate. Numerosi sono, tuttavia, anche i casi di nuove cittadine che, pur abitando a Torino da anni, accedono con difficoltà ai servizi territoriali e che, penalizzate dalla non conoscenza della nostra lingua, sono costrette in una sorta di enclave socio culturale limitata al loro nucleo famigliare, a pochi conoscenti stretti e alle attività commerciali nel quartiere di San Salvario e a Porta Palazzo gestite da connazionali.Questo progetto rappresenta quindi una occasione per:

·    agganciare persone altrimenti difficilmente raggiungibili

·    valorizzare la disponibilità di un gruppo di donne attive nella sala di preghiera di via Saluzzo, in relazione con le politiche della Città, ad essere motori di processi di integrazione

·    cogliere la potenzialità di carica vitale e positiva che scaturisce dall’incontro tra culture, lingue, conoscenze, cibi, consuetudini del mondo, coniugando ad un tempo i rapporti informali a quelli formali, quelli tra abitanti del quartiere, della città e  delle istituzioni.

   

INCONTRI DI GINNASTICA DOLCE

Dalle esperienze realizzate in passato è risultato di grande interesse l’opportunità di avere spazi riservati alla realizzazione di attività corporea.Le attività prosposte saranno basate priprincipalmente sulla percezione delle sensazioni presenti nel corpo in situazioni statiche o dinamiche, relative allo stato di tensione o di rilasciamento della muscolatura, del rapporto con lo spazio e con l'ambiente, del vissuto personale, della propria espressione attraverso il movimento.

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Authentic Movement

“La danza non appartiene al danzatore, essa appartiene all’Uomo, e sempre gli è appartenuta. Essa era una volta la sostanza transpersonale della sua relazione con l’universo, e può esserlo anche ora. Ma essa ora comincia con il personale, con noi che troviamo noi stessi.” Di  Mary Starks Whitehouse (1911-1979). Studente di Martha Graham e di Mary Wigman, e diventò danzatrice ed insegnante di danza. Avendo anche una formazione in psicoterapia junghiana, presto incorporò la danza ed il movimento con le sue sessioni private, diventando una pioniera del movimento come danza-terapia. Integrando queste sue esperienze in sessioni di gruppo, lasciò i partecipanti esprimersi in esplorazioni di movimento spontaneo, con la presenza di un testimone. Questo processo fu denominato più tardi Authentic Movement (AM), Movimento Autentico.

la danza dell’eternità #isadora duncan#

Se ricerchiamo la vera origine della danza, se ritorniamo alla natura, troviamo che la danza del futuro è la danza del passato, la danza dell’eternità, che è sempre stata e sempre sarà la stessa. Il movimento delle onde, dei venti, della terra esiste da sempre nella stessa eterna armonia. Noi non andiamo sulla spiaggia a chiedere all’oceano come fosse il suo movimento in passato e come sarà in futuro. [...] Solo i movimenti del corpo nudo possono essere completamente naturali. L’uomo, giunto al termine della civilizzazione, dovrà tornare alla nudità: non alla nudità inconsapevole del selvaggio, ma a quella conscia e riconosciuta dell’Uomo maturo, il cui corpo sarà l’espressione armoniosa della sua vita spirituale. Isadora Duncan, Lettere dalla danza, Firenze, La casa Usher, 1980